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La firma grafometrica e la tecnologia digitale  

 

Il progresso tecnologico ha aperto una nuova frontiera nella grafologia peritale che sta gradualmente prendendo piede anche in Italia: l'applicazione della perizia su base grafologica alla firma grafometrica. La grafologia peritale si evolve da analogica a digitale. 

 Il sempre maggiore ricorso alle tecniche di dematerializzazione documentale ha fatto emergere la necessità di coinvolgere in questo processo anche la parte più caratteristica, cioè identificatoria del documento, la sua FIRMA. È così nata la firma grafometrica, una firma apposta dal firmatario in persona, e quindi a tutti gli effetti olografa, ma su un dispositivo elettronico – pad o tablet – anziché su supporto cartaceo, servendosi di una penna anch’essa elettronica (stylus pen o altro). Al sistema è associato un hardware e un software in grado di decifrare i parametri biometrici della firma e di archiviarli in forma criptata. Questi parametri sono generalmente la velocità, la pressione e la posizione sugli assi delle X e  delle Y, in alcuni sistemi possono comprendere anche il ritmo e i tratti aerei, o l’accelerazione. Ciò che conta è che tutti questi dati vengono per così dire ‘catturati’ e associati al documento appena sottoscritto così da vincolare al documento la volontà del firmatario. Si ricava così una sorta di template (impronta) del documento legato alla sua firma per ciascun dato biometrico rilevato, al quale viene successivamente assegnata una chiave di cifratura. In caso di disconoscimento della sottoscrizione, i dati biometrici vengono decriptati e messi a disposizione del Consulente grafologo. L’interpretazione dei dati, una volta in chiaro, avviene per ogni punto del tracciato. A differenza della perizia sul documento analogico (cartaceo) l'indagine sulla firma grafometrica, più che sul tracciato, si basa sui dati biometrici acquisiti dal software forense. Un accertamento eseguito fotografando il tracciato e procedendo col metodo tradizionale avrebbe meno validità di una fotocopia e sarebbe nullo. Oltre alla valutazione e interpretazione dei dati biometrici, il documento munito di firma biometrica va sottoposto preliminarmente ad alcune verifiche di tipo informatico, onde escludere che sia stato modificato dopo l'apposizioned ella firma grafometrica. Anche il Saggio Grafico di comparazione dovrà essere fatto eseguire su dispositivo analogo a quello utilizzato per la firma in verifica e associato al medesimo sistema hardware e software utilizzato per la generazione dei template e per la cifratura dei dati.

 GLOSSARIO 

 

FIRMA DIGITALIZZATA:  è la semplcie firma acquisita mediante scansione. Non ha nessun valore legale 

 

FIRMA ELETTRONICA SEMPLICE: un insieme di dati in forma elettronica utilizzato come mezzo di identificazione informatica. Es.: il PIN oppure la firma che tracciamo su  tablet quando ci viene recapitato un pacco, senza che nessuno certifichi né verifichi la nostra identità. Non ha valore legale. 

 

FIRMA DIGITALE (FD) E FIRMA ELETTRONICA AVANZATA (FEA) : basate entrambe su un sistema di chiavi crittografiche, una pubblica e una privata, correlate tra loro, si differenziano per l'impiego che ne viene fatto: con la FD (ad es. un token o smart card) è il firmatario che attesta la propria identità, con la FEA è il soggetto terzo che verifica l'identità del firmatario, per esempio in occasione della firma di un contratto.   

 

FIRMA GRAFOMETRICA O BIOMETRICA: è una firma biometrica mediante tracciato su uno strumento di input (tablet o similare) a monte della quale c'è stata l'acquisizione di un certo numero di template di firma dello stesso soggetto che fungono da modello per la comparazione ogni qualvolta il firmatario sottoscrive un atto. I dati biometrici sotto forma di algoritmi sono raccolti in un database detenuto presso l'Ente o Autorità di certificazione. Ha il pregio di garantire oltre all'identità del firmatario, che quest'ultimo esista e che la firma sia spontanea e non estorta. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La firma grafometrica garantisce la protezione dei dati - biometrici e quindi strettamente personali, unici e irripetibili oroprio come lo è il gesto grafico - grazie alla loro criptazione. Attraverso coppie di chiavi di cui una metà risiede presso il sistema di firma, l'altra metà presso l'Ente terzo o Autorità di certificazione, gli algoritmi di crittografia sono al riparo da qualsiasi riproduzione fraudolenta Non è pertanto 'clonabile', a differenza di quanto accade nel caso della carta di credito, essendo questa munita solo di firma elettronica semplice e non in grado di identificare il titolare.

 

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