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Falso per imitazione   

 

Frequente nelle firme, un'abile imitazione a mano libera come nel caso rappresentato qui a fianco può trarre in inganno anche il Perito esperto.  In casi come questi, molto più che la Forma e gli aspetti più appariscenti, l'accertamento deve analizzare attentamente il Movimento grafico, il ductus e il ritmo del tracciato, il Tratto, la Pressione e la sua modulazione.

Di particolare rilevanza sotto il profilo segnaletico sono i  'piccoli segni', gestualità inconsce che appartengono alla natura intrinseca dello scrivente e proprio per questo molto difficili da riprodurre senza lasciare tracce sospette. Nell'analisi di confronto bisogna tenere conto della variabilità individuale di chi scrive - essendo la scrittura un prodotto grafico dinamico e non statico -  e le eventuali variazioni momentanee dovute a stress, affaticamento, paura, malattia o altri fattori. 

Diverso il caso dell'imitazione pedissequa, in cui il falsario segue passo passo il percorso del modello originale che ha accanto a sé cercando di riprodurne la forma. Ne risulterà un tracciato che potrà anche essere molto simile all'originale, almeno negli aspetti più appariscenti, ma non mancherà di manifestare momenti di lentezza, punti di sosta ingiustificati, riprese e aggiustamenti tali da far sorgere dubbi sulla sua naturalezza e spontaneità. Queste caratteristiche, unitamente all'inevitabile difficoltà di riprodurre le gestualità minute e fuggitive nella loro interezza, rende l'imitazione pedissequa più facile da smascherare rispetto ad altre forme di contraffazione più abile e raffinata.  

 

 

 

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