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Anonimi e graffiti

 

Di tipo minaccioso, estorsivo, calunnioso o rivendicativo, lo scritto anonimo è spesso opera di soggetti frustrati, esaltati o mitomani. È pertanto opportuno approfondire anche i cd. aspetti extragrafici che trapelano dallo scritto in esame, così da risalire alla psicologia commissiva dell'autore.

 

È  frequente negli anonimi il ricorso a svariate forme di mascheramento. Il mascheramento meccanico comporta il ricorso a mezzi diversi dalla manoscrittura - ad esempio a testo digitato con il Computer o composto da lettere ritagliate da un giornale. In altri casi l'autore dell'anonimo modifica artatamente la propria scrittura abituale attraverso l'uso dello stampatello o ricorrendo a forme artificiose o all'imitazione della grafia di un'altra persona. Potrà immettere errori ortografici per simulare un grado di scolarizzazione inferiore al proprio (mascheramento culturale) o inserire  costrutti tipici di una cultura, religione, etnia diversa dalla propria (mascheramento etnico/linguistico/religioso). L'approccio è analogo a quello in uso per le dissimulazioni: all'analisi degli aspetti extragrafici seguirà la valutazione dell'abilità grafomotoria, della forma difformante e dell'abilità imitativo-dissimulativa dell'autore, mettendo il focus sugli automatismi e sui momenti di calo dell'attenzione.    

 

Negli scritti anonimi rientrano naturalmente anche i graffiti - che così spesso deturpano palazzi, vagoni della metropolitana e perfino monumenti. Anche in questi casi un'attenta valutazione dei criteri extragrafici può fornire indizi importanti. Il confronto con  le grafie delle persone sospettate dovrà tenere in debito conto del particolare strumento usato (quasi sempre una bomboletta spray) e delle modifiche a cui va incontro la grafia naturale quando viene vergata su superfici  verticali anziché orizzontali.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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